Apple Music: i 100 migliori album

@@artist_name@@: ecco un’immagine della copertina dell’album @@album_name@@.

Remain in Light

Talking Heads

43

Una rivoluzionaria reinterpretazione del movimento punk a stelle e strisce attraverso la lente della musica africana.

I Talking Heads condividevano con il loro producer Brian Eno l’amore per la musica africana, specialmente per il lavoro di Fela Kuti, capace di costruire canzoni da 15-20 minuti sulla ripetizione di riff funk e jazz. L’agitatore nigeriano fu una delle maggiori influenze di Remain In Light, che utilizzava i poliritmi come nessun disco rock aveva mai fatto prima di quel momento. Sia i quattro membri della band che Eno suonarono svariati strumenti nelle 8 tracce del disco, nella cui incisione vennero inoltre coinvolte figure quali il chitarrista Adrian Belew, la cantante soul Nona Hendryx, il trombettista d’avanguardia Jon Hassell e Jose Rossy e Robert Palmer alle percussioni.

Il personale interesse verso le culture non americane portò il cantante David Byrne ad affrontare nuovi temi, come accade nell’atmosferica ‘Listening Wind’, dove descrive le azioni furtive di un attentatore che prende di mira il colonialismo americano. Nonostante l’album tratteggi immagini di terrorismo e pericolo (per non parlare dell’angoscia che pervade la conclusiva ‘The Overload’), il mood complessivo di questi brani densi ed espansivi tende all’esuberanza, tanto nei testi quanto nella musica.