Apple Music: i 100 migliori album

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(What’s the Story) Morning Glory?

Oasis

58

La contagiosa energia di una pietra miliare che ha regalato al mondo ‘Wonderwall’.

Noel Gallagher trovò un modo innovativo per superare le proverbiali difficoltà legate alla stesura del secondo album: semplicemente, l’aveva già scritto. Se Definitely Maybe, il disco d’esordio del 1994, aveva offerto una straordinaria introduzione al suono degli Oasis, (What’s The Story) Morning Glory? era una raccolta di colossali inni capaci di scatenare l’euforia collettiva e invitare le folle a cantare in coro.

Divenne presto chiaro che non si trattava solamente della conferma del talento di una grande rock band, quanto piuttosto di un autentico apice creativo della stagione del britpop. Nessun altro gruppo incarnava l’immaginario di un’epoca costellata di personalità strabordanti e ambizioni incontenibili meglio della formazione di Manchester. È incredibile pensare come così tanti classici potessero convivere in un singolo progetto: oltre a ‘Wonderwall’ e ‘Don’t Look Back in Anger’, in scaletta trovano spazio le confortanti atmosfere malinconiche di ‘Cast No Shadow’, il viaggio cosmico di ‘Champagne Supernova’ e le elettrizzanti vibrazioni della title track. È la storia di un intero decennio condensata in 50 minuti.

Gli Oasis apparivano ormai inarrestabili, e sembrava che quella folgorante ascesa potesse essere ostacolata solo da loro stessi. Ma Morning Glory riuscì nell’impresa di sfruttare il caos per dare forma a qualcosa di magico.