Apple Music: i 100 migliori album

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Is This It

The Strokes

68

Garage rock patinato per una generazione che cerca di divertirsi in tempi bui.

Nella storia del rock moderno, pochi album hanno avuto l’impatto istantaneo e rivoluzionario di Is This It (2001). Era come se, dal giorno alla notte, il rock’n’roll fosse diventato più crudo, i capelli avessero preso la piega del disordine e un fascino irresistibile avesse improvvisamente avvolto il reparto “giacche di seconda mano” dei negozi dell’usato. Anche se è impossibile separare gli Strokes dall’ondata di gruppi stilisticamente analoghi esplosi al giro di boa del millennio tra New York (Yeah Yeah Yeahs, Interpol, TV on the Radio) e il resto del mondo (The Hives, The White Stripes, The Libertines), l’esordio di Casablancas e soci si distingueva per un mix di sporcizia e glamour che aveva il sapore della svolta epocale.

Cosa ancora più importante, inni spensierati come ‘Someday’ e ‘Last Nite’ sono stati fondamentali nell’imprimere alle sonorità alternative delle generazioni precedenti (la scaltra spavalderia di Velvet Underground e Iggy Pop o il romanticismo trafitto degli Smiths e dei primi Cure) un cambio di direzione verso la musica pop immediata e ballabile. Nel migliore degli universi possibili, la prima cosa a cui la gente avrebbe dovuto pensare parlando della Grande Mela nell’autunno del 2001 sarebbero stati gli Strokes. Invece, il loro debutto e tutti i suoi finimenti hanno assunto il valore di emblema del tentativo di divertirsi sopra le macerie di un momento terribile.